Santo Stefano, il primo martire della cristianità: simbolo di fede e perdono

Il 26 dicembre si celebra la Festa di Santo Stefano, giorno dedicato al primo testimone del Vangelo

A cura di Redazione
26 dicembre 2025 08:00
 Santo Stefano, il primo martire della cristianità: simbolo di fede e perdono -
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Il giorno di Santo Stefano, celebrato oggi 26 dicembre, rappresenta una delle ricorrenze più significative del calendario cristiano. È la giornata dedicata al primo martire, o “protomartire”, della Chiesa, colui che per primo sacrificò la propria vita in nome della testimonianza del Vangelo.

Il nome Stefano deriva dal greco Stephanos, che significa “coronato”. Apparteneva a un giovane della prima comunità cristiana, noto per il suo spirito di servizio, la sua fede ardente e la sua capacità di predicare con forza la parola di Cristo.

In Italia, il giorno di Santo Stefano è diventato festa nazionale nel 1949, una decisione voluta per estendere le celebrazioni natalizie e onorare il primo santo che, dopo la nascita di Gesù, ha testimoniato la fede fino al martirio.

Secondo gli Atti degli Apostoli, Stefano fu accusato dalle autorità religiose di Gerusalemme di minacciare le leggi di Mosè e di seminare disordine. Condotto davanti al Sinedrio, il supremo consiglio della Palestina, non esitò a difendere la propria fede con parole infuocate, accusando i giudici di ostinazione e durezza di cuore. Le sue parole suscitarono l’ira dei presenti: venne trascinato fuori dalla città e lapidato pubblicamente.

Santo Stefano viene ricordato dalla Chiesa cattolica non solo per il suo martirio, ma soprattutto per la forza del perdono: mentre veniva ucciso, pregò Dio di accogliere il suo spirito e di perdonare i suoi persecutori. Un gesto che richiama profondamente il sacrificio di Cristo sulla croce.

Nella cristianità occidentale, la sua memoria liturgica ricorre il 26 dicembre, mentre nelle Chiese orientali viene celebrato il 27 dicembre.

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