(VIDEO) Crotone, Schlein e Bersani sul palco con Tridico: “Sanità al collasso, serve svolta”

Comizio del centrosinistra in Piazza della Resistenza. La segretaria del Pd: “Ridiamo speranza ai giovani”. Bersani: “Occhiuto ha usato la Regione come fosse cosa sua”. Tridico: “Sanità al collasso, serve un piano per lavoro e sviluppo”

A cura di Redazione
30 settembre 2025 21:47
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Crotone – Piazza della Resistenza gremita ai piedi del Comune di Crotone per il comizio del centrosinistra a sostegno di Pasquale Tridico, candidato alla presidenza della Regione Calabria. Insieme a lui la segretaria del Partito democratico Elly Schlein e l’ex leader dem Pier Luigi Bersani, che hanno ribadito la compattezza del campo largo Pd-M5S e liste civiche. A introdurre l’iniziativa la segretaria cittadina Anna Giulia Caiazza e il segretario regionale dei dem Nicola Irto. Sul palco anche i candidati al consiglio regionale.

Per la democrazia è fondamentale che domenica e lunedì vada a votare tanta gente, a prescindere da chi sceglierà – ha detto Schlein –. Noi siamo qui per convincere anche coloro che hanno perso fiducia che il loro voto può cambiare la vita. Con Pasquale Tridico si può puntare a un futuro migliore, con il diritto alla salute al centro delle priorità”.

La segretaria del Pd ha portato l’esempio di una giovane di Vibo Valentia incontrata nei giorni scorsi: “Mi ha detto in lacrime che tutti i suoi compagni di scuola sono andati via. Noi dobbiamo mettere i giovani nelle condizioni di restare o di tornare. Proponiamo il salario minimo, nuove politiche per il lavoro e la creazione di imprese qui in Calabria. Non una sanità per chi ha il portafoglio, ma un servizio pubblico accessibile a tutti”.

Applaudito l’intervento di Pier Luigi Bersani, che ha attaccato il presidente uscente Roberto Occhiuto: “Ha orchestrato una manovra di sistema: dimettersi per potersi ricandidare, fissare le elezioni a sorpresa, usare risorse pubbliche come fossero fondi personali. Questa non è responsabilità, è autoritarismo istituzionale. Dove sono finiti i soldi? Perché i redditi calano, il potere d’acquisto diminuisce e i giovani lasciano la regione? I fondi statali sono stati usati per clientele e favoritismi. Se ti senti a posto, resta lì. Se no, vai a casa: serve un nuovo cavallo”.

Pasquale Tridico ha incentrato il suo intervento sul tema della sanità, definita “al collasso”: “Non è sciacallaggio raccogliere le proteste dei cittadini. La realtà è che in Calabria mancano ospedali, ambulanze, medici. I cittadini muoiono aspettando una visita o un ricovero. Stamattina a Cosenza al CUP dell’Annunziata ho visto persone che per una visita oncologica devono attendere un anno. Questa non è sanità, è disperazione. Eppure la destra parla di progressi che nessuno vede”.

Per Tridico serve una svolta radicale: “Abbiamo il dovere di dare risposte a questa disperazione. Non siamo sciacalli, siamo al fianco delle famiglie che vivono drammi quotidiani. Dobbiamo ricostruire la fiducia dei giovani che oggi non sono in piazza perché hanno lasciato la Calabria. A loro dobbiamo dare un futuro possibile, come hanno fatto altre regioni del Sud, a partire dalla Puglia”.

Il candidato ha illustrato le sue proposte: “Vogliamo creare 10.000 posti di lavoro con un grande piano pubblico. Tremila nella cultura e nelle aree interne, settemila nell’ambiente, soprattutto per gli under 40. Costruiremo quattro poli tecnologici e industriali – a nord, sud, est e ovest della regione – capaci di offrire ai nostri ragazzi opportunità che oggi trovano solo a Milano, Berlino o Parigi. Qui a Crotone realizzeremo un polo industriale e tecnologico: questa città, che ha visto la sua vocazione produttiva cancellata e ha subito l’avvelenamento dei veleni, deve tornare a essere luogo di lavoro e sviluppo”.

Tridico ha parlato anche di politiche sociali e trasporti: “Ai ragazzi daremo abbonamenti gratuiti per spostarsi nelle aree interne, oggi completamente isolate. Non basta più parlare di mare e turismo stagionale, serve una strategia industriale, culturale e tecnologica per fermare l’emigrazione e trattenere i nostri laureati”.

La conclusione del comizio è stata un appello all’unità: “La Calabria non può rassegnarsi alla miseria e al clientelismo. Con la forza del campo largo possiamo cambiare rotta. La nostra regione non deve più essere periferia d’Europa, ma terra di innovazione, lavoro e dignità”.

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