Meloni a Lamezia Terme: “Avviato l’iter per l’uscita della Calabria dal commissariamento sanitario”

La premier alla manifestazione del centrodestra per sostenere Roberto Occhiuto. Attacchi a Schlein e Conte: “Questa terra non vuole assistenzialismo ma rispetto”

A cura di Redazione
30 settembre 2025 21:19
Meloni a Lamezia Terme: “Avviato l’iter per l’uscita della Calabria dal commissariamento sanitario” -
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Lamezia Terme – La Calabria potrebbe presto uscire dal lungo commissariamento della sua sanità. Lo ha annunciato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso del comizio di chiusura della manifestazione del centrodestra a Lamezia Terme, a sostegno della ricandidatura del governatore Roberto Occhiuto.

Sono felice di annunciare che abbiamo avviato l’iter per l’uscita della Calabria dalla gestione commissariale della sanità, perché se lo merita”, ha dichiarato la premier, accolta sul palco dai due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, dai leader di Noi Moderati Maurizio Lupi, dell’Udc Antonio De Poli, dalla presidente di Sud chiama Nord Laura Castelli e dallo stesso Occhiuto.

L’attacco all’opposizione

Nel suo intervento, Meloni non ha risparmiato critiche agli avversari politici. “Vedere Elly Schlein – ha detto – girare per gli ospedali calabresi per certificare i fallimenti dei governi regionali di sinistra che noi stiamo cercando di recuperare fa sorridere. Ma che lo faccia Giuseppe Conte, che aveva nominato commissari alla sanità imbarazzanti, è quasi offensivo”.

La premier ha poi sottolineato come il centrodestra voglia offrire una visione diversa per la regione: “Questa terra non chiede di essere mantenuta dalla politica ma di essere messa in condizione di competere ad armi pari per dimostrare il suo valore”.

Critiche al reddito di cittadinanza

Nel mirino di Meloni anche la misura simbolo del Movimento 5 Stelle. “Hanno candidato il padre del reddito di cittadinanza. E ora arriverà il reddito di regionalanza? – ha ironizzato –. La sinistra vede i cittadini come persone che non sanno o non vogliono mettersi in gioco. Noi invece li consideriamo un popolo fiero, che chiede rispetto e risposte concrete”.

Il caso Marche e Gaza

Non è mancato un riferimento al risultato elettorale nelle Marche, dove il meloniano Francesco Acquaroli ha ottenuto la riconferma alla presidenza della Regione. “Il suo straordinario successo – ha detto Meloni – dimostra che i cittadini sono più intelligenti di come li dipinge la sinistra: guardano ai risultati e non si fanno ammaliare da slogan facili. Dire ‘vota Pd nelle Marche e avrai lo Stato in Palestina’ è stata una mossa disperata. La gente non è stupida e ha capito quanto fosse cinico sfruttare una tragedia per racimolare voti”.

La chiusura

Concludendo il suo intervento, Meloni ha rivendicato l’impegno del governo per il Sud: “Dicevano che avremmo spaccato l’Italia in due, ma non era unita neppure prima, quando governavano loro. Oggi invece il Sud è locomotiva d’Italia. La sinistra ha cercato di dividerla con la logica della paghetta di Stato, noi vogliamo unirla puntando su lavoro e crescita”.

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