Porto di Gioia Tauro, duro colpo ai traffici della ‘ndrangheta

Il container arrivava dal Canada: la partita avrebbe fruttato 1,8 milioni di euro alla criminalità organizzata

A cura di Redazione
18 luglio 2025 08:12
Porto di Gioia Tauro, duro colpo ai traffici della ‘ndrangheta -
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L’operazione congiunta Guardia di Finanza – Agenzia delle Dogane

Un altro durissimo colpo è stato inferto alla criminalità organizzata grazie a un’operazione congiunta della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dei funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM).
Presso il porto di Gioia Tauro, i militari del Gruppo di Gioia Tauro e il personale ADM hanno sequestrato 1.220 chilogrammi di marijuana, nascosti all’interno di un container proveniente dal Canada e ufficialmente destinato al trasporto di legnami.

Il valore sul mercato e l’impatto sul traffico illecito

Secondo le stime investigative, la droga sequestrata, una volta immessa sul mercato, avrebbe garantito alle organizzazioni criminali un introito di circa 1 milione e 800 mila euro.
L’attività, scaturita da un’approfondita analisi operativa e dal costante monitoraggio delle spedizioni commerciali, è maturata nell’ambito dei controlli doganali ordinari che ogni giorno interessano i migliaia di container in transito nel porto calabrese.

Determinante il ricorso alle unità cinofile della Guardia di Finanza, che hanno contribuito a individuare il carico illecito. La Procura della Repubblica di Palmi, diretta dal Procuratore Capo Emanuele Crescenti, ha convalidato il sequestro.

Numeri record per il porto di Gioia Tauro

L’operazione conferma il ruolo cruciale del porto di Gioia Tauro come snodo dei traffici illeciti: solo nel 2025 (dato aggiornato) la Guardia di Finanza, anche con il supporto dell’ADM, ha già sequestrato quasi 2 tonnellate e 740 chilogrammi di cocaina.


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