Neonata scomparsa a Cutro, la testimonianza di Agata: “Voglio trovare mia sorella gemella”
Dichiarata morta alla nascita, Maria potrebbe essere ancora viva: la sorella Agata lancia un appello per poterla finalmente abbracciare
Dichiarata morta alla nascita, Maria potrebbe essere ancora viva: la sorella Agata chiede giustizia e un abbraccio che manca da anni.
Si è tornato a parlare questa mattina a Storie Italiane, il programma di Rai1 condotto da Eleonora Daniele, del delicato tema dei neonati rubati: bambini dichiarati morti subito dopo la nascita e poi scomparsi nel nulla.
L’inchiesta, partita dalla vicenda di Filomena e Francesco Oliverio, impegnati da anni nella ricerca dei loro fratelli gemelli nati a Cutro, ha fatto emergere un quadro inquietante, con sospetti che coinvolgerebbero anche il vecchio ospedale di Crotone.
Tra le testimonianze più toccanti, quella di Agata, che non ha mai smesso di cercare la sorella gemella: “Sono nata a Crotone e sono gemella di Maria. Ho sempre saputo che mia sorella era morta, però per me è stata sempre viva perché io la sento presente. Nel 1994 sono andata in una clinica a Crotone e, come mi ha visto entrare, una signora mi ha chiamato Maria. Io mi sono spaventata. La signora ha detto a mia mamma che c’è vicino a casa sua una ragazza che è uguale a sua figlia e si chiama Maria”, ha raccontato.
I familiari hanno ripercorso l’accaduto davanti alle telecamere. La madre ha spiegato: “Ho partorito nel 1972 due gemelli in ospedale a Crotone, poi da lì l’hanno portati all’ospedale di Catanzaro. Quando mio marito mi ha detto che Maria era morta, mi sono sentita male. Speriamo che la troviate, sarebbe una gioia per la vita mia”.
Anche il fratello di Agata ha evidenziato le contraddizioni dei documenti medici: “Il dottore di turno la sera ha fatto le visite e ha dichiarato che Maria era morta e Agata stava bene. La mattina seguente, con il cambio turno, un altro medico ha scritto sulla cartella clinica che entrambe stavano bene. Così sono andato dai carabinieri, ho portato le cartelle cliniche e ho fatto una denuncia contro ignoti”.
Dopo varie segnalazioni sull’avvistamento di una donna dai tratti simili, Agata ha lanciato il suo appello: “Ho avuto sempre paura, ora ho la voglia di trovare mia sorella. La vorrei abbracciare. Non è giusto togliere una figlia alla mamma e una sorella ai fratelli”.
La vicenda dei neonati scomparsi in Calabria continua a scuotere l’opinione pubblica, mentre le famiglie delle vittime non smettono di cercare risposte e giustizia per il dolore subito.