La Compagnia dei Cammini fa tappa in Calabria dal 25 ottobre al 2 novembre

L’esperienza di cammino nell’estremo Sud della penisola italiana, si consuma all’interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte

A cura di Redazione
24 ottobre 2025 21:30
La Compagnia dei Cammini fa tappa in Calabria dal 25 ottobre al 2 novembre -
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C’è un momento dell’anno in cui il tempo sembra sospendersi. Tra fine ottobre e inizio novembre, quando la natura rallenta il respiro, le foglie cadono silenziose, e le giornate si accorciano, si apre uno spazio intimo e profondo: è il tempo del silenzio, del ricordo, del passo lento. È proprio in questo spazio che la Compagnia dei Cammini invita a partire per viaggi a piedi di più giorni tra i colori della natura che cambia il suo manto. Tra i cammini last minute per la Festa di Ognissanti pensati per chi cerca bellezza, ascolto e verità ci sono itinerari diversi, lontani dalla folla, dove ogni passo riconnette con la natura e con sé stessi.

Partendo dal Sud, dove ancora la temperatura è mite in questo periodo, con la CompagnIA dei Cammini si può percorrere il Sentiero dell’Inglese in Calabria, nell’Aspromonte grecanico dal 25 ottobre al 1 novembre. Il percorso itinerante di difficoltà medio alta ripercorre le orme del viaggiatore inglese Edward Lear che, nel 1847, percorse a piedi la Calabria accompagnato da una guida e da un asino. L’esperienza di cammino nell’estremo Sud della penisola italiana, si consuma all’interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte, tra il Mar Tirreno e il Mar Jonio, di fronte allo scenario dello Stretto di Messina e all’imponente cono vulcanico dell’Etna. Si cammina di paese in paese lungo sentieri immersi nella natura, accompagnati da chi qui è di casa tra buona cucina, genuina ospitalità e musiche tradizionali.Si attraversano ambienti unici come le fiumare e i “giardini” di bergamotti, si visitano piccoli borghi dove vive una comunità che parla ancora la lingua di Omero e conserva usi e tradizioni secolari: i Greci di Calabria. Il viaggio attraversa un Aspromonte diverso da quello raccontato dalle cronache, attraverso la sua gente che oggi si impegna a riscoprire e credere nuovamente nelle proprie origini. Una continua scommessa, un compromesso tra ciò che è stato e si è perduto, e un forte senso di rivincita e orgoglio, nato dalla consapevolezza di una ricchezza fatta di lingua, saperi, profumi, musica e danze.Un patrimonio inesauribile che unisce natura, cultura e umanità.

Per chi ama il mare d’inverno si cammina anche a Pantelleria, la perla nera del Mediterraneo dal 27 ottobre al 2 novembre. Un’isola diversa, lavica, ancestrale. Qui l’autunno è vento caldo, uva appassita al sole, voci arabe nei muretti a secco. Camminare a Pantelleria è un rito: tra crateri spenti, dammusi, capperi e mare infinito. È un cammino per chi cerca l’essenza. Isola nata dall’incontro tra fuoco e acqua, il suo cuore è un lago caldo, lo Specchio di Venere, e la sua pelle è la nera roccia vulcanica. Chiamata anche “figlia del Vento” sorge solitaria nel Canale di Sicilia, poco distante dalla Tunisia. È un’isola di sorprendente bellezza, unica per i suoi dammusi, le case tradizionali concepite per proteggere dal caldo e dal vento, che hanno un fascino primordiale. Per i panteschi questa non è un’isola di mare, anche se il suo mare blu scuro è impareggiabile. È un’isola di terra, il cui territorio è stato plasmato dal duro lavoro dell’uomo che ha dovuto costruire chilometri di muri, muretti e muraglioni. I terrazzamenti ottenuti sono oggi coltivati soprattutto a capperi e zibibbo, l’uva con cui viene fatto il passito.L’autunno è perfetto per esplorarne la fitta rete di sentieri. Saliamo su Montagna Grande, sulle “cuddie” o coni vulcanici, scenderemo a mare alla Balata dei Turchi e alle acque calde di Gadir e Nicà. Seguendo i venti adattiamo il programma giornaliero che parte sempre dal “nostro” dammuso nei pressi di Scauri, piccolo paese affacciato sul mare. Noleggiamo un pulmino per alcuni spostamenti. Gustiamo la semplice e genuina cucina locale e i migliori passiti dell’isola.

Risalendo l’Italia e fermandoci al Centro la Compagnia dei Cammini propone dal 29 ottobre al 1 novembre  i colori dell’autunno tra le colline toscane di Monteriggioni lungo la Via Francigena. Un viaggio a piedi adatto anche a camminatori alle prime armi in cui si cammina tra viti rosse, boschi dorati, pievi solitarie e mura medievali. Monteriggioni è più di un borgo: è una porta temporale su un’Italia che sa ancora ascoltare. Un cammino breve, intenso, per chi vuole rallentare davvero. Le camminate saranno dedicate alla consapevolezza, al ritrovare il contatto con se stessi, al rallentare. Per soffermarsi, alzando spontaneamente gli occhi al cielo per vedere se c’è la luna: una sorta di meditazione in movimento che la Compagnia dei Cammini propone di sperimentare e di condividere insieme, riscoprendo che attraverso la semplicità del gesto di mettere un piede davanti all’altro, respiro dopo respiro, attimo dopo attimo, si può camminare leggeri e impeccabili sulla via dell’esistenza godendoci liberamente ciò che stiamo facendo.Si attraversano tratti della Via Francigena in una delle sue parti più belle, passando attraverso il piccolo borgo di Strove, gioiello dell’urbanistica "difensiva" medievale. E naturalmente Monteriggioni Castello, ovvero il piccolo paese all’interno della straordinaria cinta muraria, fortificazione rimasta intatta per secoli e oggi vera meraviglia architettonico-paesaggistica che testimonia la lunga storia di conflitti tra Siena e Firenze. Lungo il cammino incontreremo alcuni castelli affascinanti: il Castello della Chiocciola e Castel Petraio.

Risalendo l’Italia fino al Nord c’è un altro pellegrinaggio laico da compiere tra boschi di castagni e nebbie che accarezzano i sentieri. Si tratta de Il Cammino di Oropa dal 28 ottobre al 2 novembre. Un itinerario di media difficoltà in cui si parte dalla pianura e si sale lentamente, giorno dopo giorno, verso il Santuario di Oropa. Un cammino intimo, spirituale, per chi sente il bisogno di raccoglimento e bellezza sobria che che attraversa in pochi giorni ambienti diversi fra loro: partiamo dalla pianura, con i paesaggi tipici delle coltivazioni di riso, salendo lentamente lungo la Serra di Ivrea vedremo il paesaggio cambiare, mutare lentamente verso il tipico ambiente collinare dove i borghi prendono corpo, le antiche abbazie e le fortificazioni medievali qui costellano i boschi. Salendo ancora ci portiamo verso i monti, gli alti monti al confine con la vicina valle d’Aosta. Avremo modo di ammirare l’intera pianura padana adagiata ai nostri piedi, e in questa stagione le nebbie mattutine spesso regalano scorci emozionanti, giochi di luce continui ci accompagnerano alla scoperta di un territorio ricco di storia, di tradizioni e di emozioni da vivere.

Per conoscere tutti i viaggi a piedi della Compagnia dei Cammini: www.cammini.eu

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