Controlli contro il gioco illegale in Calabria: sequestrati 76 apparecchi e denunciate 4 persone

Manomissioni, evasione e scommesse illecite: blitz delle autorità in 51 esercizi

A cura di Redazione
14 luglio 2025 10:30
Controlli contro il gioco illegale in Calabria: sequestrati 76 apparecchi e denunciate 4 persone -
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Calabria - Nei mesi scorsi, i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli della Calabria (ADM), con il supporto dell’Ufficio Antifrode regionale e in sinergia con la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri, hanno condotto un’importante operazione di controllo nel settore dei giochi nelle province di Reggio Calabria e Vibo Valentia. L’attività si inserisce nell’ambito delle iniziative del Comitato per la Prevenzione e Repressione del Gioco Illegale, la Sicurezza del Gioco e la Tutela dei Minori (Co.P.Re.G.I.).

I controlli hanno interessato 51 esercizi commerciali dislocati nelle due province. Durante le verifiche, sono stati sequestrati complessivamente 76 apparecchi di gioco irregolari e quattro soggetti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria per esercizio abusivo di attività di scommessa, in violazione della legge 13 dicembre 1989 n. 401, e per frode informatica. Le apparecchiature utilizzate non erano conformi alle normative vigenti ed erano impiegate con l’obiettivo di evasione fiscale.

Nel dettaglio, la maggior parte degli apparecchi manomessi era dotata di una seconda scheda elettronica (cosiddetto "clone") che, bypassando quella regolarmente autorizzata da ADM, impediva l’invio corretto dei dati al sistema telematico dell’Agenzia. Questo sistema fraudolento alterava completamente l’esito delle giocate, compromettendo le garanzie a tutela dei giocatori e causando un danno economico all’Erario.

Gli Uffici competenti procederanno ora al recupero dell’imposta evasa e all’applicazione delle sanzioni amministrative previste dall’art. 110, comma 9, lett. f-quater del TULPS, che vanno da € 5.000 a € 50.000 per ciascun apparecchio sequestrato, per un totale di oltre € 3.800.000, oltre alla chiusura da 30 a 60 giorni degli esercizi coinvolti.

Nel corso delle attività è stato inoltre scoperto un punto scommesse non autorizzato, collegato a un concessionario estero privo di concessione per operare in Italia.

Questa operazione dimostra ancora una volta la costante collaborazione tra le istituzioni preposte al controllo della legalità nel settore del gioco, e l’attenzione rivolta alla repressione delle attività abusive, anche per contrastare fenomeni gravi come la ludopatia, spesso alimentati da contesti di illegalità come quello emerso.

Si comunica il tutto nel pieno rispetto dei diritti degli indagati, da considerarsi presunti innocenti fino a sentenza definitiva, in conformità con il principio costituzionale e al fine di garantire il diritto di cronaca.

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