FC Crotone chiede la revoca dell’amministrazione giudiziaria

Sono stati depositati nuovi documenti difensivi

A cura di Redazione
13 ottobre 2025 12:58
FC Crotone chiede la revoca dell’amministrazione giudiziaria -
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Catanzaro – L’FC Crotone ha chiesto al Tribunale di Catanzaro la revoca, o in subordine la sostituzione con il controllo giudiziario, della misura dell’amministrazione giudiziaria disposta nei confronti della società calcistica. La richiesta si fonda su nuovi documenti difensivi, non presenti nel fascicolo valutato dal tribunale al momento dell’emissione del provvedimento. Il cuore della linea difensiva è centrato sulla totale estraneità del club a qualunque forma di condizionamento da parte della criminalità organizzata, in particolare per quanto riguarda i rapporti con la società Seral e alcune figure finite in precedenza sotto la lente degli inquirenti.

Uno dei punti principali riguarda Sandro Oliverio, socio di maggioranza e amministratore della Seral, la società che ha gestito la sicurezza dell’FC Crotone tra il 2017 e il 2023. Oliverio, indicato in origine come figura attraverso la quale la ‘ndrangheta avrebbe esercitato potere intimidatorio sul club, è stato però prosciolto da ogni accusa. Il Tribunale della Libertà di Catanzaro, a luglio 2023, ha infatti annullato la misura cautelare per partecipazione a un’associazione mafiosa, definendo Oliverio completamente estraneo a contesti criminali. Il provvedimento ha anche evidenziato come la Seral avesse regolarmente comunicato alle forze dell’ordine l’elenco degli steward impiegati, aspetto su cui aveva fatto affidamento anche la società sportiva. A conferma della volontà di allontanare ogni dubbio, l’FC Crotone ha in seguito sostituito la Seral con la Securpol, società che all’epoca dei fatti svolgeva i controlli di sicurezza nel Palazzo di giustizia di Crotone per conto della Procura, senza legami né sospetti di alcun genere.

Un altro punto contestato riguarda l’autista del pullman della squadra, indicato come vicino ad ambienti criminali. La documentazione fornita dimostra però che tale soggetto era dipendente di una società esterna di trasporti, con cui il club aveva un regolare contratto. Successivamente, l’FC Crotone ha interrotto il rapporto e acquistato un proprio mezzo, affidandolo a un autista incensurato. Anche sul fronte dei biglietti, le intercettazioni hanno evidenziato l’acquisto – e non la cessione gratuita – di tagliandi da parte di soggetti considerati vicini alla criminalità. Un elemento che, secondo la difesa, smentisce ogni ipotesi di soggezione alle cosche. A presentare la richiesta di revoca è stato l’avvocato Francesco Verri, difensore della società.

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