Don Maurizio Patriciello a Crotone: «Il Vangelo è dalla parte dei più deboli: quando qualcuno è umiliato, non voltatevi»

A Crotone per il Premio Dodò Gabriele, Don Maurizio Patriciello parla del suicidio di Paolo Mendico, collegando bullismo e mafia: «Il Vangelo è dalla parte dei più deboli»

A cura di Redazione
21 settembre 2025 11:00
Don Maurizio Patriciello a Crotone: «Il Vangelo è dalla parte dei più deboli: quando qualcuno è umiliato, non voltatevi» -
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CROTONE – «Ragazzi, svegliamoci». Con queste parole Don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano e voce della Terra dei Fuochi, ha iniziato il suo intervento sabato a Crotone, dove ha partecipato alla quarta edizione del Premio al Merito Dodò Gabriele, dedicato al piccolo Domenico, vittima innocente di ’ndrangheta nel 2009 (LEGGI QUI)

Il sacerdote ha toccato subito temi profondi e dolorosi, riferendosi al suicidio di Paolo Mendico, il ragazzo di Latina che ha tragicamente deciso di togliersi la vita: «Non possiamo restare indifferenti di fronte a queste tragedie. La vita di Paolo ci interroga, ci chiede di difendere chi è più fragile, chi viene preso in giro o emarginato».

Patriciello ha poi ribadito con forza il senso del suo ministero: «C'è chi parla di preti antimafia o anticamorra, ma non esistono etichette del genere. Io sono un prete, punto. Il mio compito è annunciare il Vangelo e stare accanto ai più deboli». Il riferimento alla sua esperienza personale è chiaro: minacce, intimidazioni e pressioni non fermano la sua missione.

Il sacerdote ha collegato il dramma del suicidio alle logiche del bullismo e della criminalità organizzata: «Il bullismo e la mafia hanno la stessa radice: il più forte che schiaccia il più debole. Chi cerca potere e ricchezza calpesta gli altri. Noi non possiamo stare dalla parte loro».

Patriciello ha sottolineato che il Vangelo è una vera rivoluzione: «Non è la rivoluzione francese o industriale, ma il Vangelo che insegna che il debole, il fragile, il piccolo, il povero sono preziosi per il Padre eterno. La nostra Chiesa è sempre dalla parte di chi non conta nulla secondo il mondo».

E ha ricordato le difficoltà quotidiane: «Nelle nostre terre la Camorra, la ’ndrangheta e la mafia hanno ancora potere, non solo nei grandi traffici internazionali, ma anche a livello locale. La povera gente vive in modo mortificato, e questo non è giusto».

Con passione e urgenza, Don Maurizio ha invitato tutti a un impegno concreto: «Quando vedete qualcuno essere umiliato, non voltatevi dall’altra parte. Difendetelo. Annunciate il Vangelo con coraggio e senza compromessi».

Il messaggio del sacerdote a Crotone è chiaro: la lotta al male passa dall’educazione, dalla comunità e dalla difesa dei più deboli, in ogni forma di violenza, sia essa bullismo o criminalità organizzata.

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