Dall’Ucraina a Jesolo: le medaglie della Parakarate Cup tra resilienza e coraggio

Kateryna, sopravvissuta al bus caduto a Mestre, e i fratelli pugliesi brillano nella gara di parakarate della Venice Cup 2025. Oltre tremila giovani atleti under 21 in gara.

A cura di Redazione
06 dicembre 2025 09:29
Dall’Ucraina a Jesolo: le medaglie della Parakarate Cup tra resilienza e coraggio -
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Mercoledì 3 dicembre si è disputata a Jesolo la Parakarate Cup, gara dedicata ad atleti con disabilità visiva, motoria e sindrome di Down, che hanno gareggiato insieme agli agonisti senior della XXXI edizione della Venice Cup. L’evento, affiancato alla storica Karate1 Youth League e alla Venice Cup 2025, ha visto la partecipazione di 3.336 atleti under 21 provenienti da 83 nazioni, distribuiti in 45 categorie per un totale di 135 medaglie, confermando la Youth League come uno degli appuntamenti più selettivi al mondo. Tra le delegazioni più numerose figurano Italia (577 atleti), Ucraina (221), Germania (181), Croazia (151) e Inghilterra (118), insieme a numerosi concorrenti registrati “senza bandiera”. L’evento ha portato a Jesolo oltre 10.000 persone per quasi una settimana di sport.

Accanto ai futuri campioni, grande attenzione è stata rivolta agli atleti del parakarate, circa sessanta in gara. Nella categoria K30 femminile Over 16 su sedia a rotelle, ha primeggiato Hind Alsayyali dell’Al-Qassim Club (Arabia Saudita), seguita da Kateryna Samoshchenko (Polisportiva Terraglio) e Assuntina Alonge. Kateryna ha dichiarato: «Sono molto emozionata per questa medaglia, il karate per me è stato un stimolo per ricominciare una nuova vita».

La storia di Kateryna Samoshchenko è straordinaria. Rifugiatasi in Italia dopo la morte del padre al fronte in Ucraina, il 3 ottobre 2023 è stata estratta viva dalla carcassa di un autobus precipitato dal cavalcavia di Mestre, incidente in cui persero la vita tre sue amiche. A seguito dell’incidente ha subito l’amputazione della gamba destra sotto il ginocchio. Grazie alla fisioterapia e al sostegno della Polisportiva Terraglio, di Veronica Yaki e di Manuel Giuge (medaglia di bronzo nella categoria K30), Kateryna ha potuto allenarsi e competere. Anche la figlia di Veronica, Federica Yakymashko, si è distinta, vincendo nella categoria donne Over 16 e confermandosi tra le migliori atlete del karate veneto e mondiale.

Emozionante anche la storia dei fratelli baresi Alessio Milillo e Francesco Domenico D’Amato, esempio di resilienza e forza sul tatami. Alessio, 22 anni, affetto da una grave sindrome genetica e costretto alla sedia a rotelle dopo un’operazione di 36 ore alla colonna, ha conquistato la medaglia d’oro nella categoria K31. Francesco Domenico, 14 anni, con ritardi cognitivi, spettro autistico e una recente operazione per un tumore, ha gareggiato con ottime prestazioni. Il merito del loro percorso va anche ai genitori Pamela e Michele e al maestro Salvatore Cioce, che li segue da anni.

Tra gli altri protagonisti, Patrick Buwalda, atleta lombardo di Barlassina (Monza e Brianza) con sindrome di Down, categoria K22, ha ottenuto un’ottima prestazione, confermando l’argento conquistato ai Campionati Mondiali di Karate e Parakarate 2025 a Il Cairo.

«Il Parakarate rappresenta una delle espressioni più autentiche dei valori profondi del nostro sport. Ogni atleta che sale sul tatami dimostra che il karate è disciplina, rispetto, determinazione e soprattutto inclusione», afferma Vladi Vardiero, presidente del Comitato Regionale Veneto FIJLKAM. «La disabilità non limita la capacità di competere, emozionare e ispirare. Portare la Parakarate Cup a Jesolo significa dare visibilità a un progetto che merita spazio, attenzione e continuità».

L’organizzazione dell’evento è stata curata da Multisport Veneto, con il supporto della FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta Karate e Arti Marziali) e dell’ASI, ente di promozione sportiva più grande d’Italia. Sotto la guida del maestro Vladi Vardiero, Jesolo si è imposta come punto di riferimento mondiale per il karate giovanile, grazie a una macchina organizzativa che coniuga professionalità, visione e sostenibilità ambientale. Il Pala Turismo è stato dotato di erogatori d’acqua, sei isole ecologiche e quindici colonnine per il riciclo dei mozziconi, realizzate in collaborazione con Human Maple, partner della campagna “Riccicami”.

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