Costa Smeralda, maxi-sequestro di merce contraffatta: oltre 4.300 articoli bloccati dalla Finanza

Operazione nelle località turistiche della Gallura: denunciate 18 persone, scoperto anche un deposito del falso

A cura di Redazione
10 settembre 2025 15:59
Costa Smeralda, maxi-sequestro di merce contraffatta: oltre 4.300 articoli bloccati dalla Finanza -
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Con l’estate e l’arrivo massiccio di turisti, la Guardia di Finanza ha rafforzato i controlli nelle principali località della provincia di Sassari, portando a risultati significativi nella lotta alla contraffazione e all’abusivismo commerciale.

Negli ultimi tre mesi i militari hanno sequestrato complessivamente 4.300 prodotti falsi e denunciato 18 persone.

In Gallura, in particolare, i baschi verdi del Gruppo di Olbia hanno messo in campo numerosi servizi di contrasto lungo le spiagge e nei borghi della Costa Smeralda, dove il fenomeno dei venditori ambulanti irregolari è particolarmente diffuso. Solo in quest’area sono state denunciate nove persone per contraffazione e ricettazione, con il sequestro di oltre 3.000 articoli, tra cui orologi, gioielli, accessori e borse con i marchi delle più note griffe internazionali.

L’attività di controllo si è estesa anche all’entroterra, dove i finanzieri hanno individuato un deposito con più di 1.700 capi contraffatti. La scoperta è avvenuta lungo la statale Olbia–Arzachena, dopo che una pattuglia aveva notato movimenti sospetti: in un edificio, una donna di origini senegalesi è stata sorpresa mentre gestiva quella che gli investigatori ritengono una vera e propria “base logistica” del commercio illegale.

I prodotti sequestrati, molto ben realizzati, erano dotati persino di packaging sofisticato, etichette, garanzie e QR Code falsificati. Non solo: in alcuni casi gli ambulanti erano equipaggiati con POS contactless portatili, così da ricevere pagamenti come normali esercenti, con il rischio che i guadagni finissero direttamente su conti esteri. Sono in corso accertamenti sui flussi di denaro.

L’operazione conferma l’impegno delle Fiamme Gialle nella tutela del Made in Italy, dei consumatori e della concorrenza leale. La contraffazione, infatti, oltre a danneggiare le imprese oneste, può mettere in pericolo la salute dei cittadini che acquistano prodotti non sicuri.

La nota è stata diffusa con l’autorizzazione della Procura della Repubblica di Tempio Pausania, che sottolinea come i fatti siano ancora nella fase delle indagini preliminari, in attesa del giudizio di merito.

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